FONDAZIONE FELLINI: PRIORITA’ O GRANA DI CUI SBARAZZARSI. MISEROCCHI (PDL) LANCIA UN’INTERVISTA AL SINDACO
Fondazione Fellini. Dopo la presentazione dei lavori con avvio in settembre al cinema Fulgor di ieri e il manifestarsi di un rapporto non del tutto chiaro e semplice tra l’amministrazione comunale e gli eredi del premio Oscar, sorgono un po’ di domande.
“Ma la Fondazione Fellini è una priorità per l’amministrazione comunale o, piuttosto, è una grana di cui sbarazzarsi il prima possibile?”, si chiede il segretario provinciale del Pdl, Fabrizio Miserocchi che di domande per il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, sulla questione ne anche altre. “Cinque domande semplici che presuppongono risposte semplici e chiare. Speriamo in questo modo di riuscire a dare un contributo se non altro alla trasparenza e alla chiarezza su un argomento nel quale è l’immagine stessa di Rimini a rischiare di uscire con le ossa rotte”, spiega Miserocchi.
Ed ecco le domande:
1) Il sindaco, al di là degli annunci di inutili tavoli (che hanno francamente stancato tutti, rivelandosi solo espedienti per procrastinare le decisioni) crede veramente che la Fondazione Fellini abbia un futuro?
2) Quanto è disposta a investire, a partire dal subito, per il rilancio della Fondazione Fellini e dove intende reperire queste risorse? Ovvero: dove e cosa intende tagliare fra le spese inutili (che ci sono) per finanziare questa operazione?
3) Non ritiene di dovere fare chiarezza sulle precedenti gestioni? Sul tempo e sui fondi sprecati prima dell’ultima gestione? Su cosa è stato fatto, quanto è stato speso e quante occasioni sono state sprecate?
4) Non ritiene che una eventuale operazione di rilancio debba passare da una scelta manageriale per la gestione della Fondazione? Attraverso il coinvolgimento di esperti di cinema, ma anche di marketing, di gestione e di rapporti nazionali e internazionali si potrebbe pensare seriamente ad una Fondazione capace di muoversi con le proprie gambe?
5) Quali sono i rapporti con la famiglia Fellini? Sembra davvero pochi e non dei più felici. Non ritiene il sindaco di doversi impegnare in prima persona (magari procedendo sulla linea tracciata a suo tempo con la nomina di Pierluigi Celli)?
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